A partire dalla seconda metà degli anni Duemila, per una serie di circostanze storico-culturali e politiche, le Digital Humanities (DH) hanno cominciato a diffondersi e consolidarsi anche fuori dagli Stati Uniti e dall’Europa. Tale espansione ha richiamato l’attenzione delle comunità delle DH – incluso quelle storicamente egemoni – sul problema delle pluralità delle forme espressive, dei metodi e degli strumenti attraverso i quali rappresentiamo, costruiamo e diffondiamo la cultura e la conoscenza attraverso le tecnologie digitali. Questo capitolo è una riflessione sulla diversità que implica tuttavia il riconoscimento delle forze in campo e il tentativo di confrontarsi con le genealogie, le forme di produzione della conoscenza, le strutture istituzionali e gli interessi geopolitici che si sono via via formati nel corso della non breve storia delle DH. *Nota: ISBN en trámite.